Il progetto Argillaia nasce nel 2013 dall’idea del giovane universitario Giulio Joshua Parolo, con l’obiettivo di valorizzare alcuni terreni di famiglia a matrice argillosa, situati nel comune di Bollate, all’interno dell’oasi naturale del Parco delle Groane. Qui prende vita una coltivazione biologica di frutti di bosco, con una forte prevalenza di mirtilli (Vaccinium Corymbosum).

L’impianto iniziale contava circa 1.700 piante: 963 di mirtillo precoce, 383 di mirtillo tardivo, 258 di lampone, 42 di ribes e 42 di more, distribuite su 8 filari. Tra il 2014 e il 2015 il progetto si espande con l’aggiunta di 1.900 nuove piante di mirtillo (varietà Duke), portando il totale a 3.600 piante di mirtillo e 270 di more.

La coltivazione è stata supportata anche grazie alla vincita di due bandi PSR 2014-2020 – Misura 5.1.01, volti alla difesa delle colture dalla Popillia Japonica, un insetto nocivo per il mirtilleto.

Grande attenzione è rivolta alla sostenibilità ambientale: l’impollinazione naturale è favorita dalla presenza di 52 arnie, contenenti circa 1,5 milioni di api, che migliorano la qualità e quantità del raccolto. Inoltre, l’impianto è pacciamato con teli per limitare la crescita di infestanti e mantenere il suolo fertile.

L’irrigazione a goccia utilizza acqua di falda profonda, sfruttando l’eccesso d’acqua proveniente dal vicino impianto geotermico, creando un ciclo virtuoso tra energia e agricoltura.

L’Azienda Agricola Argillaia è oggi un esempio concreto di agricoltura biologica integrata e innovativa, capace di unire tradizione, rispetto per l’ambiente e tecnologia.